Le vicende, i luoghi e i personaggi appartengono a tanta parte dell’Italia di fine millennio e non si fa fatica a pensare che molti vi si potrebbero riconoscere. A oltre dieci anni dalla scintilla prometeica che ne ha determinato il concepimento, alcuni topoi narrativi e geografici del romanzo si sono rivelati a posteriori elementi di quella cerniera che ha separato l’Italia del dopoguerra da quella della sua deriva degli ultimi anni. In questo senso Muschio bianco è epos moderno, narrato alla maniera di Demodoco, dove un meno suggestivo e ancora più ingannevole cavallo di Troia infrange le certezze delle nuove generazioni.
12,00€
I “ragazzi di Mezzocannone”, storica e simbolica sede dell’Università di Napoli, non sono così diversi dai geniali ragazzi di Via Panisperna e da quelli di Monte di Dio, che negli anni Cinquanta del Novecento diedero vita al grande laboratorio intellettuale del gruppo “Sud”, di cui fecero parte tra gli altri Anna Maria Ortese e Giuseppe Patroni Griffi. Muschio bianco narra di loro, ma è anche storia di speranza e d’amore.
Pagine | 176 |
---|---|
ISBN | 978-8888909264 |
Prodotti correlati
-
20,00€
Niente è più come prima riprende e fonde le due prime parti della saga di una famiglia campana – pubblicate con i titoli Come il…
-
15,00€
11 racconti e un romanzo breve Pagine di storia contemporanea che sottolineano le difficoltà del dopoguerra, le ruberie della nuova classe politica, la vita popolana…
-
12,00€
«In fin dei conti, l’ambiente scolastico in cui si era imbattuta Laura non era malaccio. È vero, il Preside aveva manie di grandezza; alcuni colleghi…
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.