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Occidente, Atlantico, Europa – Luigi Einaudi e la politica estera italiana 1945-1955- di Andrea Merlo

18,00

“[…] anche oggi ci troviamo dinnanzi ad una guerra di religione; vi potranno essere fasi diverse, ma la guerra non potrà finire se non con la distruzione completa di uno dei due avversari. Per conseguenza, io metterei in seconda linea la definizione della lotta fra Russia ed America come lotta tra imperialismi e di interessi, per considerarla non anche ma esclusivamente come una lotta di ideologie”.
(Einaudi all’ambasciatore a Parigi Pietro Quaroni, 21 ottobre 1948)

Indice

Prefazione di Guido Lenzi

Introduzione. Luigi Einaudi, uomo di pensiero e d’azione

I  Torino-Svizzera, Svizzera-Roma. Dallo studio dell’economia al governo dell’economia: tra ricostruzione interna e proiezione internazionale
Dalla Svizzera a Roma: dall’esilio a Palazzo Koch
Einaudi alla Banca d’Italia: tra ricostruzione interna e ancoraggio al sistema internazionale

II   Luigi Einaudi e il quarto gabinetto De Gasperi: tra politica economica italiana e strategie internazionali
Verso la svolta moderata: il quarto governo De Gasperi e le novità della politica estera americana
Einaudi al governo: la «fiducia interna» e la «fiducia internazionale»
Le “misure Einaudi”: il percorso, il confronto interno e il dialogo con gli Stati Uniti
La stabilizzazione einaudiana: interpretazioni, elogi, critiche

III  Einaudi e il settennato al Quirinale: l’Italia, tra scelta atlantica ed avvio della costruzione europea
L’elezione al Quirinale: tra ragioni interne e considerazioni extranazionali
Quirinale e politica estera: una presidenza tutt’altro che notarile
La necessità dell’integrazione e la rinuncia alla sovranità: Einaudi, Patto Atlantico, costruzione europea

Conclusioni

Bibliografia

Postfazione di Antonio Varsori

Spesso ricordato come uno tra i più grandi economisti italiani e come raffinato giornalista, Luigi Einaudi è stato molto di più che un eccelso accademico e uno straordinario divulgatore. Nei suoi anni romani, anni di incarichi pubblici ai massimi livelli, l’uomo di pensiero ebbe modo di cimentarsi come uomo di azione, dando un contributo fondamentale non solo alla stabilizzazione economica postbellica, ma anche alla complicata ricollocazione geopolitica dell’Italia repubblicana nello scacchiere internazionale.
Il volume analizza, partendo anche da fonti documentali primarie, l’influenza che Luigi Einaudi esercitò sulle tre scelte fondamentali della politica estera italiana, quelle scelte (occidentale, atlantica, europeista) che ancora oggi rappresentano le direttrici principali della proiezione internazionale dell’Italia. Occidente, Atlantico, Europa, pilastri dell’ordine liberale oggi da più parti sotto attacco,
e per i quali l’Einaudi politico si spese in prima persona dal ’45 al ’55, con impegno e lucidità fino ad oggi sostanzialmente dimenticati, o quantomeno non indagati a fondo.
Non è surreale immaginare che, dalla rilettura della “politica estera” di Einaudi come uno dei padri della scelta occidentale ed atlantica oltre che di quella europea, possiamo ancora oggi cogliere spunti di riflessione assai utili per ridare forza e saldezza a quei tre capisaldi insostituibili, tanto per il benessere della nazione italiana, quanto per la prosperità, la pace e la sicurezza del mondo liberaldemocratico e la difesa su scala globale del suo modello.

Pagine

240

ISBN

978-8888909417

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